Corte dei Francesi

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Per chi viaggia nel sud della Puglia, la Corte dei Francesi, situata nel centro di Maglie, è una residenza storica che ripropone il modulo abitativo tipico del Salento, la casa a corte. Chi si ferma qui è parte di un contesto unico nato dal recupero di un originale luogo di vita e di lavoro, un complesso architettonico in cui suggestioni e testimonianze di un’arte antica si mescolano all’arte contemporanea. La Corte dei Francesi era un tempo lo spazio intorno a cui ruotava la vita della conceria dei Lamarque, maestri abili nella concia delle pelli. Oggi che le abitudini del vivere antico tornano ad essere un bisogno dell’uomo moderno, la Corte dei Francesi riporta i suoi ospiti indietro nel tempo, alla scoperta dell’attigua ex conceria Lamarque, attiva nel XIX secolo e che ora accoglie un suggestivo spazio museale ed espositivo. Chi sceglie di soggiornare nella Corte dei Francesi non solo può sfiorare questa magica atmosfera, ma anche rimanerne incantato, come sospeso in una dimensione di conoscenza e immaginazione, tra i benefici delle pause al sole e i segni particolari di un ambiente unico nel suo genere. In ogni angolo predomina la semplicità dei materiali, in ogni dettaglio si manifesta l’appartenenza alla cultura mediterranea. Le stanze sono ampie, indipendenti e rilassanti, dotate di tutti i comfort, curate in ogni dettaglio, per rendere indimenticabile anche il soggiorno più breve. Corte dei Francesi è un luogo sorprendente dove fermarsi per una notte, per una visita guidata al museo o per una settimana di vacanza in relax.

Alla scoperta di Corte dei Francesi

La Corte dei Francesi è conosciuta a Maglie con questo nome a partire dal 1832, anno in cui, nel complesso edilizio cui appartiene, si trasferirono due fratelli francesi maestri nella fiorente arte della lavorazione delle pelli. La corte apparteneva ad un complesso abitativo che, insieme ad una adiacente “locanda” a due piani, Pierre Lamarque, il maggiore dei due fratelli, ebbe in dono di nozze dal padre della sua sposa.

Dopo il matrimonio, grazie alla particolare natura calcarea della pietra sottostante, al piano terra dell’edificio più grande fu possibile ricavare un impianto ipogeo per la concia delle pelli e fu luogo di intense e laboriose attività artigianali.

L’organizzazione funzionale degli spazi era stata progettata sulla base della sequenza di fasi di lavoro tipica della tradizionale concia al vegetale.

La corte, stretta e lunga, era un’area ideale per facilitare il passaggio delle materie prime e per alcune operazioni richieste durante la concia.

Inoltre, le sue stanze erano adatte ad accogliere le maestranze, con le rispettive famiglie, impegnate nella cura quotidiana delle pelli. Erano camere ampie e indipendenti, con volte in pietra e grandi camini, dimore essenziali ma capaci di rispondere alle esigenze di vita sociale e lavorativa dell’epoca.

Oggi questi spazi si aprono per far conoscere e vivere una pagina di storia sconosciuta del Salento.

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